Risoluzione dei Problemi
Risoluzione dei Problemi
Segui le nostre istruzioni per risolvere diversi problemi!
In questa sezione riporteremo alcune delle maggiori criticità che possono manifestarsi durante la fresatura e i relativi consigli per gestirle al meglio.
Spesso l’attenzione su alcune variabili, come materiale lavorato o numero di taglienti, permette di poter ottimizzare al meglio il lavoro e rendere ottima una fresatura.
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CHE PARAMETRI DI LAVORO DEVO USARE?
RISPONDETE A QUESTE DOMANDE E AVRETE LA RISPOSTA!
CHE MACCHINARI USO?
Usare un macchinario nuovo e di alta qualità non è come usare una vecchia macchina coi cuscinetti rotti!
Le vibrazioni sono causa di usura degli utensili e portano a cattive finiture. La velocità di avanzamento dovrebbe essere scelta in modo da minimizzare le vibrazioni, ma spesso ad avanzamenti maggiori si associano finiture migliori.
IN QUALI CONDIZIONI LAVORA LA MIA FRESA?
Potenza del mandrino, rigidezza ed eccentricità negli accoppiamenti, condizioni e qualità delle pinze, sistema di bloccaggio, affilatura dell’utensile, aspirazione e persino l’umidità relativa dell’ambiente di lavoro, sono tutti fattori che influiscono molto sulla finitura ottenibile!
CHE FRESA USO?
Numero di taglienti e diametro della fresa incidono molto sui parametri di lavoro.
In generale, più taglienti ha la fresa e maggiore è il suo diametro e più aumenta la velocità di avanzamento.
Numero di taglienti e diametro della fresa incidono molto sui parametri di lavoro.
In generale, più taglienti ha la fresa e maggiore è il suo diametro e più aumenta la velocità di avanzamento.
QUAL È LA PROFONDITÀ DI TAGLIO CHE INTENDO ESEGUIRE?
In linea generale, per profondità di taglio maggiori occorrerà diminuire la velocità di avanzamento, viceversa per profondità minori.
A CHE VELOCITÀ GIRA LA MIA MACCHINA?
Aumentando i giri/min. la finitura della superficie migliora, ma aumenta anche l’attrito tra l’utensile e il pezzo da lavorare, per cui diminuirà la durata dell’utensile. In linea di principio l’obbiettivo è quello di selezionare la velocità di rotazione più bassa possibile compatibilmente col grado di finitura che si vuole ottenere.
Aumentando i giri/min. la finitura della superficie migliora, ma aumenta anche l’attrito tra l’utensile e il pezzo da lavorare, per cui diminuirà la durata dell’utensile. In linea di principio l’obbiettivo è quello di selezionare la velocità di rotazione più bassa possibile compatibilmente col grado di finitura che si vuole ottenere.
CHE FINITURA VOGLIO OTTENERE?
Fare un lavoro di sgrossatura o di alta qualità non è la stessa cosa! Sto puntando sulla qualità o sulla quantità?
Per prolungare la vita dell’utensile è bene scegliere la più alta velocità di avanzamento possibile compatibilmente col grado di finitura che si vuole ottenere.
MA SOPRATTUTTO … CHE MATERIALE LAVORO?
Il legno è un esempio di materiale composito naturale. È costituito principalmente da un materiale di natura fibrosa, elastico e flessibile (la cellulosa: lunghe molecole polimeriche orientate), tenuto insieme da una sostanza cementante molto più rigida (la lignina: un polimero reticolato) ed un elemento compatibilizzante (emicellulosa: un polisaccaride).
È un materiale anisotropo, cioè dalle proprietà meccaniche diverse lungo varie direzioni.
Quanti tipi di legno e suoi derivati conoscete? Non esistono due pezzi di legno uguali! Gli stessi parametri di lavoro su due legni diversi daranno due risultati completamente diversi!
Come abbiamo visto, la velocità di avanzamento varia sensibilmente come risultato di una grande quantità di fattori, quelli evidenziati sono solo alcuni dei tanti!
Occorre cercare di valutare tutti i parametri per scegliere la velocità di avanzamento in linea con i propri strumenti di lavoro e obiettivi.
Diffidate da chi vi dice numeri senza conoscervi!
CMT è sinonimo di qualità e per una lavorazione di qualità non si danno numeri a caso!
HO CAPITO MA… DA DOVE POSSO PARTIRE?
CMT è sinonimo di qualità e per una lavorazione di qualità non si danno numeri a caso!
HO CAPITO MA… DA DOVE POSSO PARTIRE?
Il metodo migliore di procedere rimane sempre quello per gradi, partendo da prove in sicurezza.
Per raggiungere più velocemente il risultato più consono alle proprie esigenze potreste farvi aiutare dalla teoria!
Un metodo empirico che potreste trovare utile, è quello di misurare con un semplice calibro lo spessore del truciolo (dove possibile; mdf e truciolari, ad esempio, tenderanno a polverizzarsi).
Ricordate che con spessori di truciolo troppo elevati il legno si scheggia e la lavorazione è grossolana, con spessori di truciolo troppo bassi i denti della fresa, lavorando più per sfregamento che per asportazione, sono soggetti ad una rapida usura del filo tagliente.
Vedete com’è il lavoro, misurate il truciolo, orientatevi verso uno spessore diverso tenendo conto di quanto detto sopra e con le semplici formule sotto trovate la velocità di avanzamento per la prossima prova.
Questo vi aiuterà a raggiungere più in fretta il risultato desiderato e avrete dei dati utili per la prossima lavorazione!
Un metodo empirico che potreste trovare utile, è quello di misurare con un semplice calibro lo spessore del truciolo (dove possibile; mdf e truciolari, ad esempio, tenderanno a polverizzarsi).
Ricordate che con spessori di truciolo troppo elevati il legno si scheggia e la lavorazione è grossolana, con spessori di truciolo troppo bassi i denti della fresa, lavorando più per sfregamento che per asportazione, sono soggetti ad una rapida usura del filo tagliente.
Vedete com’è il lavoro, misurate il truciolo, orientatevi verso uno spessore diverso tenendo conto di quanto detto sopra e con le semplici formule sotto trovate la velocità di avanzamento per la prossima prova.
Questo vi aiuterà a raggiungere più in fretta il risultato desiderato e avrete dei dati utili per la prossima lavorazione!
